Il primo passo è spesso il più silenzioso. Eppure, quest’anno, inizieremo con una voce che graffia.
1 agosto – Micah P. Hinson. Una voce ruvida apre il varco
Il primo passo è spesso il più silenzioso.
Eppure, quest’anno, inizieremo con una voce che graffia.
Il Teatro dei Calanchi apre la sua decima edizione con un artista che conosce bene le crepe e sa trasformarle in forma: Micah P. Hinson, cantautore texano, narratore delle pieghe, ospite speciale della prima sera – 1 agosto, tra le luci che scivolano lungo la gola.
Porterà con sé Oh, Sleepyhead, il suo ultimo singolo, e frammenti inediti dal nuovo album The Tomorrow Man – un disco che nasce dopo un risveglio, dopo anni di lotta e trasformazione. Una voce che non cerca di piacere, ma di dire. Che non accompagna, ma apre. Che sembra arrivare da un punto lontanissimo e insieme familiare.
Lui stesso lo ha detto: “Ho trovato un luogo dove verità e comprensione vivono. È lì che inseguirò questa bestia, fino agli ultimi miei giorni.”
Il palco sarà argilla. Il silenzio, amplificatore.
Una sera che non si chiuderà con un applauso, ma con un ascolto.