"Del viaggio in mare sono le tempeste ciò che ricordo meglio. Improvvisamente mi ritrovo di fronte un muro nero, ma non posso virare perché non c'è timone e ci finisco dentro."
"Terra! Terra!" Dall'alto della mia postazione di sentinella, per prima avvisto la terra. La corrente è favorevole. Scivolando dolcemente sulle onde, la nave si incaglia fra l'argilla. Fra gli scricchiolii del legno, finalmente trova quiete.
Da buona sentinella, sono la prima a mettere piede a terra...
Del viaggio in mare sono le tempeste ciò che ricordo meglio. Improvvisamente mi ritrovo di fronte un muro nero, ma non posso virare perché non c'è timone e ci finisco dentro. Onde enormi contro le quali la nave sbatte, producendo un rumore assordante. Mentre l'acqua mi investe, alzo lo sguardo verso l'albero e vedo che miracolosamente è ancora in piedi e svetta dritto contro il cielo minaccioso e mi ridà coraggio per affrontare l'onda successiva. Così si va avanti per giorni.
In punto di morte, ti viene una specie di ansia... pensi a tutte quelle cose che avresti voluto fare.
Quando la tempesta finalmente si placa, mi riconcilio con il mare e godo la pace della bonaccia con la promessa di realizzare ogni desiderio lasciato sospeso.
A fatica muovo i primi passi sulla terraferma. È un terreno argilloso. Cado più volte. Non è semplice ricominciare a camminare: strana sembra la terra dopo tanto mare. Ma lentamente sento un nuovo vigore scorrere nelle membra. Mi tolgo la veste intrisa di sale e comincio a correre. Mi inerpico sul fianco di un calanco dove a lungo rimango distesa in bilico, con il fiato sospeso...anche la terra ha le sue insidie...